Balilla Paganelli - Operaio Imprenditore Filantropo

Balilla Paganelli OPERAIO, IMPRENDITORE, FILANTROPO Purtroppo, però, alla Puricelli il lavoro era notevolmente diminuito e il 30 aprile del 1932 la ditta, espletata l’ultima commessa di compressori stradali a vapore, chiuse i battenti. [...] Ma alla fine del settembre del 1932 fui finalmente assunto alla Magneti Marelli di Sesto [...]. Finalmente approdai a un reparto di meccanica di precisione. E venne il 1° settembre 1939, il giorno in cui l’esercito tedesco invase la Polonia. Il 9 settembre 1939 venni richiamato alle armi e ancora una volta dovetti lasciare casa e lavoro per presentarmi al distretto militare di Monza. B. Paganelli, La mia vita In alto: il sommergibile "Salpa". Sotto: Balilla Paganelli (primo a sinistra) in una foto inviata alla fidanzata Nina nel 1935, durante il servizio militare; una sua immagine in divisa da geniere. D opo una prima esperienza alla Puricelli, nel 1932 inizia a lavorare come operaio presso la Magneti Marelli di Sesto San Giovanni, si specializza nella progettazione e realizzazione di stampi nelle ditte Corrada e Banfi. Dopo un anno di servizio militare, la gioia per il congedo durò poco. Nel 1939 viene richiamato alle armi e poco dopo esonerato poiché la produzione della Magneti Marelli rivestiva importanza strategica. In cuor suo purtroppo rimane la morte sia del fratello Wainer (1937), investito da un’automobile, sia di Renzo (1941) imbarcato nel sommergibile “Salpa” scomparso in mare. I primi lavori e la guerra 1932 –1941

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